NOTE STORICHE E GENEALOGICHE
SULLA FAMIGLIA BERNARDINI/CONTI DI CITTA' DI CASTELLO - MONTABOLDDO (OSTRA)

 



I Cognomi

I Conti sono di origine umbra, provengono infatti da Città di Castello e si trasferiscono a Montalboddo (oggi Ostra) attorno alla metà del Settecento.
Fino all'inizio dell'Ottocento il cognome non appare ancora definito.
Originariamente infatti la famiglia veniva identificata con il cognome Bernardini. Così nell'atto di battesimo di Vincenzo di Giuseppe del 1744, avvenuto nel Duomo di Città di Castello:
“Adì 21 agosto 1744. Vincenzo figlio di Giuseppe Bernardini della Villa di S. Vincenzo di sopra e di donna Elisabetta sua consorte, nato il dì detto sulle ore 11 in circa, fu battezzato da me Palladio Panurghi parroco e vicario per precetto. Comare fu donna Maria Antonia di Mario della Villa di Salebbio” 1; ma già nell'atto di battesimo di Eurosia, Nunziata, Fortunata di Giuseppe di Francesco, del 3 luglio 1762, appare il nuovo cognome Conti 2.
I due cognomi si alterneranno nei decenni successivi, fino a che non si affermerà definitivamente quello di Conti e saranno frequentemente accompagnati, a partire da Vincenzo, dal soprannome “Gambalesta”, che si è tramandato fino ai giorni nostri e che appare quindi come elemento distintivo e caratterizzante la famiglia stessa.

 

Il cognome Bernardini è diffuso in tutta Italia e deriva da nome di persona (antroponimo) e santo (agionimo). Equivale a “figlio di Bernardino” – in lat. “Bernardini” ed è legato al nome Bernardo, che originariamente deriva dal germanico ber-bern : orso; e hard : ardito; quindi per esteso: “uomo o ceppo forte come un orso”.

 

Il cognome Conti è molto diffuso in tutt'Italia e si riallaccia al lat. comes-comitis “compagno di viaggio [del Signore]”, da cui poi Conte, che nel Medioevo acquisisce anche il significato nobiliare. Successivamente viene utilizzato come soprannome o per l'atteggiamento aristocratico o per la servitù d'un signore oppure per scherzo o ironia.

La storia

Il capostipite è un certo Francesco che troviamo ricordato nell'atto di battesimo di Eurosia. Di lui al momento non sappiamo nulla. Possiamo ragionevolmente presumere che non si sia spostato da Città di Castello e che sia nato attorno al 1660-1670.

 

Il figlio Giuseppe 3 si trasferisce a Montalboddo prima del giugno 1757 4. Dovette nascere molto probabilmente agli inizi del Settecento. Visse a Ostra per pochi anni, perché vi morì il 12 novembre 1761, di morte violenta, forse connessa alla sua professione di “birro”. Nell'atto di morte infatti si dice “gladio perit et de repenti cessit e vita”.
Difficile e ricostruire con sicurezza, sulla base dei dati in nostro possesso, la composizione della sua famiglia. Giuseppe sposò Elisabetta di Domenico Grifonetti, come appare nell'atto di nascita di Eurosia Nunziata 5 . Dagli atti della parrocchia di San Gregorio Magno risulta che ebbe sei figli: Maria, Marino, Domenico 6 , Vincenzo, Orsola, Eurosia Annunziata. La sua morte dovette creare seri problemi, anche economici, alla famiglia che restò unita finché visse la moglie Elisabetta (1782). Successivamente si divise: Domenico non risulta più negli Stati delle anime già dopo il 1769 ed è probabile che si sia trasferito; Maria e Mariano per qualche anno sono presso l'Ospedale della Morte di Montalboddo, gestito dalla Congregazione di Carità 7, poi nell'ultimo decennio del Settecento Maria, da sola, vive in una casa a nolo; Vincenzo nello stesso periodo è al Vaccarile, forse a garzone presso qualche famiglia di mezzadri 8. Dal 1793 lo troviamo con la moglie e i figli in contrada Fiume, residente nell'originario piccolo nucleo di case che, sviluppandosi e crescendo, prenderà poi definitivamente il nome di Pianello.
Qui, dopo più di due secoli, la famiglia Conti è ancora presente con i discendenti diretti di Giuseppe.

 

Vincenzo, nato a Città di Castello il 21 agosto 1744, fin dall'adolescenza appare ormai legato alla città d'adozione. Il 13 febbraio 1793 sposa ad Ostra, nella chiesa parrocchiale di S. Lucia, Antonia Anastasia di Giuseppe Giacani da cui ebbe tre figli: Giuseppe Antonio Romualdo, nato il 19 novembre 1794; Cattarina Elisabetta Angela, nata il 25 novembre 1797; Costantino Bonafede Gregorio, nato il 5 luglio 1800.
Tutti e tre vengono registrati come nati da Vincenzo di Giuseppe Bernardini ed Anastasia di Giuseppe Giacani. Nel battesimo di Costantino al cognome è aggiunto il soprannome “alias Gambalesta”. Il fatto è curioso e significativo: nei battesimi, fra 1794 e 1800, resiste ancora il cognome Bernardini; nell'atto di matrimonio di Vincenzo che li precede, il cognome manca; nello Stato delle anime della Parochia di S. Gregorio Magno nella città e territorio di Montalboddo , compilato nel 1810, appare invece il cognome Conti alias Gambalesta. Il che testimonia come ancora i due cognomi potessero coesistere per indicare la stessa persona 9 . Invariato invece il soprannome che evidentemente identificava con maggiore sicurezza i componenti la famiglia.
Vincenzo abita in contrada “il Fiume”, in un casa a nolo ed esercita la professione di calzolaio 10. Non conosciamo con precisione l'anno della morte che dovette avvenire comunque fra il 1808 e il 1820, visto che Anastasia, morta il 6 febbraio 1820, viene registrata come “vedova di Vincenzo … alias Gambalesta”.
Con Vincenzo la famiglia Conti si divide in due diverse linee genealogiche: la prima rappresentata da Giuseppe e la seconda da Costantino, che ebbe tre figli, da cui derivarono poi altri rami famigliari, paralleli al nostro.

 

Giuseppe nasce a Ostra il 19 novembre 1794 e vive in Via Fiume, probabilmente nella casa paterna. Il fratello Costantino invece si trasferirà poco lontano, di là dal fiume Misa, in Via Vallato 11.
Il 21 settembre 1820 sposa nella Parrocchia di S. Gregorio Antonia di Giambattista Albani e dal matrimonio nascono quattro figli: Anna Rosa Chiara, nata il 12 agosto 1821; Vincenzo Sante, nato il 3 febbraio 1824; Anastasia, nata il 14 marzo 1826 e Nicola Giuseppe Gregorio, nato il 24 marzo 1828.
Esercita la professione di lavandaio, che allora era abbastanza diffusa in contrada Fiume e coinvolgeva sia le donne che gli uomini , e come tale appare nel “Ruolo dei contribuenti della Tassa di esercizio” in conformità all'editto della Segretaria di Stato del 14 ottobre 1850, n.65. In margine alla sua assegna la Commissione per la valutazione delle denunce annota:” Miserabile che tiene una giumenta con carretto pel suo esercizio della valuta al più di venti o trenta paoli. Vive a stento facendo il mestiere di lavandajo”. Pertanto è esonerato dal pagamento della tassa.
Si dedica anche ad una qualche attività commerciale, come risulta da una ricevuta di pagamento di una tassa di 7,5 baj del 18 aprile 1850, per il trasporto di “quattro rotoli di tela di lino canapa grezza, prodotto nazionale di sua proprietà” fino a d Ancona.
Le sue condizioni economiche non dovevano comunque essere così precarie se già nel 1856 12 non è più “pigionante”, come in passato, ma abitante in una casa di sua proprietà e se nel 1865, un decennio dopo, risulta “agricoltore proprietario” 13 .
Muore il 4 marzo 1866, e nell'atto di morte ritorna ancora il soprannome che distingueva la famiglia: “Giuseppe Conti detto Gambalesta”.

 

Vincenzo nasce a Ostra il 3 febbraio 1824, abita sempre in contrada Fiume e il 14 gennaio 1847 nella Parrocchia di S. Lucia sposa Rosa di Domenico Pianelli , da cui avrà sette figli: Teresa Maddalena Giuseppa, nata il 22 febbraio 1849, che il 24 febbraio 1868 sposa Vincenzo di Pietro Pianelli; Francesco Sante Nazareno, nato il 6 aprile 1851; M. Annunziata Olimpia Gregoria, nata il 12 gennaio 1853; Nicola Antonio Giovanni, nato il 27 febbraio 1855; Maria, nata il 1 marzo 1857, che il 12 ottobre 1876 sposa Sante di Vincenzo Pianelli; Annunziata, nata il 16 settembre 1859, che sposa il 24 febbraio 1881 Mariano di Vincenzo Pianelli; Giovanni infine, nato l'11 aprile 1862, unico dei figli maschi a raggiungere l'età adulta e a sposarsi..
Una famiglia numerosa, anche se tre dei sette figli, Francesco, Annunziata e Nicola, moriranno in tenera età. Esercita la professione di carrettiere.
Vincenzo muore il 12 gennaio 1886 e anche per lui, come per il padre, nell'atto di morte è riportato il soprannome: ” Conti Vincenzo detto Gambalesta”.

 

Giovanni nasce a Ostra il 10 aprile 1862 e il 26 aprile 1884 sposa, a Corinaldo, Zelinda di Luigi Mantoni. Vive sempre a Pianello/Fiume, n. 1034. Dal matrimonio nascono sei figli: Giuseppe Francesco Giovanni, nato il 22 febbraio 1885, che il 22 febbraio 1908 sposa a Morro d'Alba Edgonda Mogianesi; Agostino Vincenzo Cesare, nato il 30 agosto 1887, che il 30 ottobre 1910 sposa a Senigallia Laura (Emma) Menotti; Cesare Enrico Luigi, nato il 10 aprile 1890; Maria, nata 2 luglio 1892, che il 4 settembre 1910 sposa Emiliano Ricciotti; Vincenzo Beniamino Antonio, nato il 22 dicembre 1894 e morto il giorno seguente; Umberto Adamo Domenico, nato l'8 gennaio 1896.
Dei figli, Cesare e Umberto, condivideranno la sorte comune a tanti italiani di quei tempi ed emigreranno, per non fare poi ritorno, in America: il primo, nell'aprile del 1908 ;il secondo nell'agosto del 1920. Gli altri due fratelli Giuseppe e Agostino, resteranno invece a Pianello e daranno vita a due diversi rami della famiglia Conti.
Giovanni, come il padre, esercita la professione di carrettiere, ma dovette ben presto dedicarsi alla nuova attività che sarebbe passata, poi anche alle successive generazioni: il commercio. Già nel 1911 risulta infatti operante la ditta “Conti Giovanni e figli” quale “Ambulante di generi diversi (semi da foraggio)” 14. Dai figli Giuseppe ed Agostino passerà, poi, ai nipoti Bruno, Guerrino, Raimondo, Guglielmo e Ferruccio e Vincenzo che amplieranno i generi di vendita comprendendovi oltre ai semi da prato, anche “stracci, pelli, fecce, bozzoli, ecc 15 ”.
Giovanni muore a Ostra il 2 ottobre 1928.

 

Da Giovanni, come si è ricordato sopra, nasce Maria, la mia nonna materna, che il 4 settembre 1910 sposa Emiliano Ricciotti. In questo modo si viene a creare un primo collegamento fra le due famiglie. Un primo, si è detto, perché poi diversi furono i matrimoni fra Conti e Ricciotti del ramo parallelo al nostro, figlie e figli di Anselmo, fratello di Emiliano.

 

1 Cattedrale di Città di Castello (Archivio del Capitolo della Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio, Basilica Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio in Città di Castello), Registri dei Battezzati, 25, c.164r.
2 Parrocchia di S. Gregorio, Nati, 1753-1771, Libro VI, c. 44v.
3 Negli atti di morte della parrocchia risulta, in data 12 settembre 1764, un altro Conti, Cesare, deceduto a settant'anni d'età e nato quindi attorno al 1694. Potrebbe essere un fratello di Giuseppe, ma al momento non abbiamo alcun elemento che possa provare questa ipotesi.
4 Il 7 giugno 1757 risulta impegnato in una denuncia e relativo processo criminale.
5 Nell'atto di morte della figlia Maria, contenuto nei registri dell' Anagrafe Napoleonica di Montalboddo e Vaccarile, (Anno 1808, p.7, n. 16), è individuata con il cognome Cavasassi, ma è probabile che si trattasse solo di un soprannome.
6 Domenico non appare nello Stato delle anime del 1762. Lo troviamo in quelli del 1767 e 1769.
7 Vedi gli Stati delle anime della Parrocchia di S. Gregorio relativi agli anni 1783 e 1787-1791.
8 Stato delle anime della Parrocchia di S. Gregorio, 1783. Il fenomeno è strettamente legato al tipo di popolamento e sfruttamento della campagna, secondo il sistema della mezzadria, che prevedeva un rapporto preciso fra il numero dei componenti la famiglia e l'estensione del terreno coltivato, in modo che il suo sfruttamento fosse ottimale. Quando la famiglia era troppo poco numerosa per adempiere al proprio compito, secondo i contratti dell'epoca, il mezzadro doveva provvedere a trovare a proprie spese, cioè mantenendole, persone adatte al lavoro.
9 Ancora alla metà dell'Ottocento si assiste al sovrapporsi dei due cognomi. Nello stato delle anime della Parrocchia di S. Gregorio Magno del 1836, compilato in ordine alfabetico, alla lettera “C”, si trova il rimando “Conti = vedi Bernardini” e alla lettera “B”, dove la famiglia è registrata. Qui la prima formula “Bernardini detto Conti” è corretta in “Conti detto Bernardini”. Nello Stato delle anime del 1842 il cognome Bernardini è ancora presente , ma cancellato.
10 Vedi Atto di morte di Maria Conti (1808) tratto dall'Anagrafe napoleonica.
11 La famiglia dopo il 1860 passa infatti sotto la parrocchia di S. Lucia e, secondo Il Foglio di famiglia in Comune di Montalboddo, Registro di popolazione del 1865, Vincenzo, Luigi, Nicola, i tre figli di Costantino, defunto nel 1850, risultano abitare in un'unica abitazione in Via Vallato.
12 Stato di Anime della Parrocchia di San Gregorio di Montalboddo redatto l'anno 1856.
13 Foglio di famiglia in Comune di Montalboddo, Registro di popolazione, Parrocchia di S. Gregorio-Esterno, A - L, XIII,1865.
14 “Registro delle denunce delle Ditte commerciali presentate a questo Municipio [Ostra ] nel 1911, n. 35 dell'elenco.
15 “Elenco degli esercenti il mestiere di ambulante”, 24 agosto 1950, Comune di Ostra.